Buono e sano. Il Parmigiano Reggiano mette in mostra le proprie qualità. Il Metodo Nutriceutica lo consiglia?

parmigiano-reggiano-1574185_640

Sabato 18 Maggio si è tenuto un Talk show a Milano con protagonista “ Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche”. L’incontro si è tenuto presso la Fabbrica del Vapore di Milano moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Manuela Croci.

L’evento ha visto partecipare Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, la nutrizionista Sara Farnetti e l’atleta Paolo Venturini.

Durante il talk show hanno messo in evidenza le qualità del Parmigiano Reggiano: digeribilità, al to contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali.

“ Il Parmigiano Reggiano non è solo buono – ha affermato il presidente del consorzio Nicola Bertinelli  – fa anche bene….gli ingredienti sono solo tre: latte crudo, sale e caglio. . È privo di additivi e conservanti, è facilmente digeribile – i processi di proteolisi che avvengono all’interno della forma scompongo le proteine in porzioni più piccole, fino ai singoli amminoacidi, aumentandone quindi la digeribilità – è anche naturalmente privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita dal momento che tutto lo zucchero (lattosio) viene trasformato in acido lattico ad opera dei batteri lattici”

 

 

Ma veniamo al nostro Metodo Nutriceutica, noi consigliamo di mangiare il Parmigiano Reggiano?

 

 

Guardiamo un recente studio dell’Università di Parma– pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications – per comprendere meglio la qualità di questo alimento:

il Parmigiano Reggiano svolge un importante ruolo di alimento funzionale nella dieta umana. Il Re dei Formaggi è infatti un vettore di ceppi microbici che arricchiscono il patrimonio batterico residente nel tratto gastrointestinale, modulando e arricchendo il microbiota intestinale umano.

Questo è un aspetto fondamentale per il Metodo Nutriceutica, noi lavoriamo principalmente nel riportare in equilibrio l’intestino. Vediamo come prosegue il nuovo studio dell’Università di Parma:

È il primo lavoro che fornisce un’immagine molta dettagliata della composizione delle comunità batteriche (microbiota) che risiedono nel Parmigiano Reggiano, mostrando l’esistenza sia di specie batteriche ubiquitarie sia di differenze legate al sito di produzione. I dati ottenuti hanno evidenziato l’esistenza di batteri che vengono trasmessi dal latte vaccino all’uomo attraverso l’assunzione di Parmigiano Reggiano. Tra questi batteri che vengono trasmessi per via orizzontale ricadono anche alcune specie di bifidobatteri, microrganismi probiotici comunemente considerati capaci di espletare effetti salutistici sull’uomo. La ricerca mette in luce come l’assunzione del Parmigiano Reggiano possieda quindi non solo un importante ruolo nutrizionale nella dieta umana, ma anche un effetto salutistico operato tramite il trasferimento di microrganismi in grado di modulare ed arricchire il microbiota intestinale dell’uomo.

Molto interessante questo aspetto, quindi per rispondere alla domanda, SI… lo consigliamo, è uno degli Alimenti che riteniamo molto completo, sotto più punti di vista (vedi lo studio qui sopra), soprattutto molto digeribile, anche per chi ha problemi di origine intestinale, i nostri clienti lo possono confermare.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest

Richiedi subito la copia gratuita del libro

Non riesco a digerire e non so cosa fare

E’ il primo libro in Italia che tratta il Metodo Nutricetica: il primo sistema naturale non invasivo che aiuta a risolvere quelle problematiche di origine intestinale.

Comincia subito il tuo percorso

I nostri professionisti sono pronti ad accoglierti per guidarti nel percorso di consapevolezza che ti porterà a ritrovare l’equilibrio nel rapporto con il cibo e con il corpo.