Perché ti si gonfia la pancia dopo aver mangiato la pizza? Video

video pizza

Come preannunciato nel video “Quali sono le cause che portano ad una intolleranza alimentare” del metodo Nutriceuticaè giunto il momento di parlare dell’uso eccessivo e sconsiderato del lievito di birra.

Uno dei principali fattori di disturbo dei processi digestivi. E non solo per il gonfiore di pancia dopo averlo mangiato, ma anche eruttazioni, difficoltà nel sonno, mal di pancia e scariche.

 

Tutto questo perché?

Il lievito di birra (saccaromice cerevisiae) è un importante agente della fermentazione alcoolica, usato per la panificazione e la preparazione di birre, focacce, biscotti, brioches, panettoni e altro. Viene usato al posto del lievito naturale (pasta acida o pasta madre) come unico agente lievitante perché permette una lievitazione molto rapida, perché rende il pane più soffice e, solo apparentemente, digeribile. Per di più si chiama lievito di birra perché in origine si otteneva dalla fermentazione del mosto della birra, mentre oggi si ottiene in laboratorio da colture selezionate di microorganismi.

Allo stato naturale è un alimento di notevole interesse per il contenuto di proteine nobili, vitamine del gruppo B, minerali (zinco,  cromo, fosforo, potassio e ferro) ed enzimi. Ma a differenza del lievito naturale non contiene i lactobacilli che fermentando producono sostanze diverse, garantendo al prodotto finale un’alta digeribilità, un caratteristico profumo e una migliore conservazione (fino a 10 giorni e più).

Il problema è puramente commerciale perché la lievitazione naturale è molto più lenta e, poco ripetibile, è la qualità del prodotto (ogni panetto avrebbe una forma diversa e una compattezza diversa). Perciò l’industria e la richiesta del mercato di avere il pane di uguale formato e addirittura peso, hanno privilegiato una scelta di economia invece di pensare all’interesse collettivo.

 

Ecco allora che se la pizza, orgoglio e simbolo del nostro paese, fosse preparata con lievitazione naturale dell’impasto e con alimenti di qualità possibilmente stagionali, non creerebbe tutti quei problemi esposti all’inizio. Problemi che sono creati proprio dalla qualità e quantità  del lievito di birra ingerito. Pensate cosa avviene quindi in un ambiente intestinale con flora batterica alterata se ci aggiungi una certa quantità di lievito: essendo i lieviti così come le muffe appartenenti alla famiglia dei funghi, si avrà uno sviluppo grandioso e anomalo della micosi intestinale con proliferazione di candidosi e micosi di varie tipologie in grado di propagarsi e di colpire qualunque organo ed apparato del corpo umano.

Ritornando alla nostra fantastica pizza ci sono altri ingredienti da prendere in considerazione e cioè il pomodoro, la mozzarella e la farina. Il pomodoro, frutto meraviglioso in stagione, ha un forte potere allergenico e come tutte le solanacee è irritante per le mucose.

La mozzarella di qualità è decisamente ricca di grasso mentre quella magra non si può sapere se sia di qualità o scadente. Inoltre bisogna considerare (e lo faremo in un video che seguirà presto) una eventuale intolleranza al lattosio ormai largamente diffusa.

Per quanto riguarda la farina o meglio le farine e le loro caratteristiche genetiche e il contenuto di glutine, vi rimandiamo ad un prossimo video del METODO NUTRICEUTICA.

 

Dobbiamo quindi dire addio alla pizza? Certamente no!

Ma per non avere le sgradevoli conseguenze citate all’inizio bisogna che la flora batterica intestinale sia in equilibrio e normofunzionante e questo è facile adottando il METODO NUTRICEUTICA e bisogna rivolgersi a uno dei tanti bravi professionisti del settore pizzaioli, che ci forniscano una pizza preparata con i giusti tempi di lievitazione dell’impasto (24 ore o più) e con ingredienti di qualità (la differenza di prezzo non è poi così elevata).

Nel dubbio di una preparazione non accurata sarebbe bene evitare di accompagnare la pizza con la birra, perché  andremmo ad aumentare gli eventuali problemi legati all’eccesso di lievito. Un ultimo ma importante consiglio: evitate di mangiare pizza e altri prodotti lievitati se avete una alterazione micotica della flora batterica intestinale, perché andreste sicuramente ad aggravare la situazione creando i presupposti per manifestazioni anche gravi in qualche settore dell’organismo.

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